MEPHISTO
Ritratto d’artista come angelo caduto
Spettacolo rutilante e travolgente… Messinscena davvero imponente… una regia che è un autentico e sfrenato distillato di teatralità… un coraggio che ripaga e funziona.
Simona Spaventa, «La Repubblica», 4 dicembre 2015
Con un fantasmagorico allestimento, una meticolosa regia, e un’acuta riscrittura del “Mephisto” di Klaus Mann, Luca Micheletti conferma ancora una volta una qualità di dramaturg come pochi in Italia, unita ad una qualità di attore tout court dalla forte presenza scenica e dai modulati registri vocali, che includono il canto… Magnifico il quintetto di interpreti: oltre a Micheletti, Federica Fracassi, Michele Nani, Massimo Scola, e Lidia Carew anche danzatrice.
Giuseppe Distefano, «Il Sole24Ore», 24 novembre 2015
Micheletti plasma la sua cangiante e colorata vocalità, alternando un timbro ora caldo e penetrante ora chiaro e aspro, dando vita a un personaggio grottesco, mefistofelico, sudicio ma anche seducente, come il potere che ne divora la coscienza… Bravissimo ad interpellare i sensi e l’intelletto dello spettatore… rendendosi modello di un modo di far teatro nuovo e classico allo stesso tempo.
Stefania Landi, «Teatroteatro.it»
Audace e sublime è il Mephisto di Micheletti… La forza della sua interpretazione sta nel riuscire a dare sostanza e spessore ad un personaggio, quello di Hendrik Höfgen… riesce a farcene percepire tutta la miseria istrionica e a superarla… È uno spettacolo audace, perché mette al centro dello stesso mondo teatrale la problematica del rapporto tra Potere e Artista…
Nicolò Valandro, «Associazione Vox», 13 dicembre 2015
Micheletti/Hendrick fa un rutilante sfoggio del proprio talento… sortendo alla fine l’effetto voluto: far riflettere su temi di peso.
Angela Calvini, «Avvenire», 25 novembre 2015
Uno spettacolo… il cui punto di forza è insito nelle sublimi capacità interpretative del suo primo attore, Luca Micheletti… Il merito di aver sondato il lato più subdolo e vile che l’essere umano è in grado di sviscerare annebbiato dall’ambizione, va a Luca Micheletti, un fiore di adorabile meschinità, e al suo alter-egofemminile, Federica Fracassi.
Serena Savardi, «Arts life», 4 dicembre 2015
Lo spettacolo è dominato dalla figura di Henrik Höfgen, interpretato da un carismatico e bravissimo Luca Micheletti, che non si risparmia minimamente: in scena per oltre due ore e mezza, recita, canta, gioca a fare l’istrione senza accennare a un calo di tensione… Al suo fianco spicca la Lotte di Federica Fracassi che da giovane attrice si trasforma via via in una sorta di Lady Macbeth.
Davide Cornacchione, «Delteatro.it», 5 novembre 2015
Uno spettacolo coraggioso e perfettamente realizzato… Grande Micheletti, bravissimi tutti gli altri. Menzione speciale per le sorprendenti scenografie di Csaba Antal.
Cardona, «Goodmorning Brescia», 4 novembre 2015
Nella dotta e intrigante operazione di adattamento, la narrazione si dipana in un continuo slittamento drammaturgico che chiama in causa il Faust di Goethe come il Doctor Faust di Thomas Mann, ma non esclude ampi rimandi al presente…Ed è bravo – addirittura virtuoso – Luca Micheletti, con quella sua faccia alla Dirk Bogarde, a tenere le fila di un personaggio certo non facile. Lo fa giocando, mettendosi in mostra e ritraendosi, calcando la mano ed esasperando, sfuggendo continuamente a ogni possibile, ancorché finta, sincerità. Accanto a lui, Federica Fracassi conferma il suo straordinario talentaccio.
Andrea Porcheddu, «Gli Stati Generali», 24 novembre 2015
Mephisto di Luca Micheletti è un viaggio nella seduzione del potere, nell’ambizione dell’arte, nella fame di successo in cui la speranza è bandita… In tutto ciò Luca Micheletti è sovrano.
Nicola Arrigoni, «Hystrio», 1 dicembre 2015
Micheletti ha costruito uno spettacolo sontuosamente visionario, ricco di riferimenti… Nel primo tempo la regia adotta una cifra espressionista e sperimentale, nel secondo tutto si fa più drammatico e intimo… Ottima la prova di tutti gli interpreti a partire da Micheletti che si mette in gioco con la forza di un mattatore… Federica Fracassi… coglie tutte le sfumature psicologiche di una Lady Macbeth priva di scrupoli e vittoriosa… Da vedere assolutamente.
Francesco De Leonardis, «BresciaOggi», 6 novembre 2015
Messinscena sontuosa quella di Luca Micheletti, spessorata nella ricreazione del testo… Un lavoro che si interroga sul senso del teatro, sulla menzogna dell’essere attore, sulla verità dell’essere uomo… La compagnia degli interpreti è di ottimo livello.
Nino Dolfo , «Corriere della Sera», 6 novembre 2015
Una prova di maturità come regista… Summa di linguaggi e di valori… La vastità dei riferimenti culturali non impedisce al regista-drammaturgo di arrivare ad una scrittura nitida, convincente sulla scena, comunicativa con il pubblico… Il meglio sta nel comico-grottesco che corre nello spettacolo e nel personaggio di Hendrick
Paola Carmignani, «Il Giornale di Brescia», 6 novembre 2015
Luca Micheletti, che già conoscevamo soprattutto per la straordinaria avventura interpretativa e creatrice de “La resistibile ascesa di Arturo Ui” con Orsini, crea una maschera difficilmente dimenticabile. È una vera “goduria” vederlo recitare, insieme a una sempre bravissima Federica Fracassi, donna in carriera dalle mille sfumature…
Mario Bianchi, «Krapp’s Last Post», 10 dicembre 2015
Micheletti è un attore-regista straordinario e il suo spettacolo è quanto di meglio si possa vedere in questo momento… recita in maniera appassionata, senza andare sopra le righe ma rendendo unica e originale la parte istrionica richiesta dal personaggio e questo conferisce valore aggiunto alla rappresentazione.
Carlo Tomeo, «Italia Post», 3 dicembre 2015