Le variazioni Goldberg
Graffiante, politicamente scorretto, acidissimo. Un divertissement magnificamente pop. Ironico. Disturbante… Luca Micheletti, autore, e anche interprete, di uno spettacolo che sa di evento… geniale inventiva del regista, il quale, del dissacrante testo di Tabori fa un puzzle visionario, un magma ad alto tasso di teatralità… Stupefacente messinscena.
Giuseppe Distefano, «Sipario», 26 gennaio 2017
… regista-attore al quadrato, è in scena da regista-attore come da copione per giocare a fare Dio, comandamento dopo comandamento, in religioso gioco delle parti… Un palco ovattato e insonorizzato, ma per nulla silenzioso. Soprattutto non tace l’intelligenza teatrale di Micheletti… Marcella Romei, magnifica Goldberg en travesti.
Mattia L. Palma, «Cultweek», 11 novembre 2016
Micheletti incarna Mr. Jay come un marchese de Sade dall’ironia luciferina, che si muove sul palcoscenico del mondo… Il pubblico… deve essere pronto a rimanere spiazzato, urtato, divertito e raggelato al tempo stesso da un testo che affronta la Bibbia con un salace humour ebraico, che cita Freud, Kafka, Beckett e Dostoevskij e provoca per far emergere domande, più che risposte.
Angela Calvini, «Avvenire», 9 novembre 2016
Micheletti raggiunge un’intensità forte e polimorfa che passa attraverso la recitazione e la scenografia, mette al bando ogni naturalismo, utilizza droni in volo per la sala, odore d’incenso e immagini che forse rimarranno impresse per sempre nello spettatore… Uno spettacolo innegabilmente riuscito grazie a scelte – d’interpretazione, di immaginario, di stile – prese fino in fondo, senza sconti o passi indietro, con una palese presa di responsabilità di fronte al fare teatro.
Caterina Orsenigo, «Persinsala», 18 novembre 2016
Le Variazioni Goldberg … è un miracolo artistico e letterario, a cui tutta la compagnia – a cominciare dallo stesso Micheletti (Mr. Jay) e Marcella Romei (Goldberg) – tiene splendidamente testa.
Sotera Fornaro, «Stratagemmi», 9 novembre 2016